giovedì 6 marzo 2014

La relazione tra passione lavorativa e creatività


Esiste una qualche relazione tra passione lavorativa e creatività? Questa domanda è stata il punto di partenza della mia tesi di laurea. Mi sono infatti chiesta se le persone armonicamente appassionate al proprio lavoro, tendessero a mettere in atto dei comportamenti maggiormente creativi. A questo proposito è importante far rifermento alla distinzione tra passione armoniosa e ossessiva proposta da Vallerand:
  • Passione armoniosa: le persone sono mosse da una motivazione intrinseca che le spinge a impegnarsi nell'attività. Questa viene considerata importante, significativa e parte di sé. Il lavoro risulta quindi in armonia con la vita della persona che riesce a trovare il giusto equilibrio tra quest’ultimo e le altre attività (famiglia, hobby, …).
  • Passione ossessiva: la persona è mossa prevalentemente da una motivazione estrinseca, l’attività viene quindi svolta per ottenere dai vantaggi o riconoscimenti esterni. In questo caso il lavoro tende a occupare uno spazio eccessivo rispetto alle altre attività della vita, che vengono così trascurate. La persona si sente schiava e dipendente dal proprio lavoro.
Sulla base di questa distinzione, e analizzando la letteratura presente, ho ipotizzato che la passione armoniosa fosse positivamente correlata ai comportamenti creativi messi in atto nel contesto lavorativo. In riferimento ad alcuni studi già condotti, infatti, mi aspettavo che le persone armoniosamente appassionate al proprio lavoro, grazie al maggiore coinvolgimento, attenzione, impegno, adattamento e flessibilità, mettessero in atto dei comportamenti maggiormente creativi.
Inoltre, gli esiti positivi legati alla passione armoniosa dovrebbero spingere le persone a sperimentare nuove strategie e modalità lavorative allontanandosi dalle pratiche più consolidate.
I risultati ottenuti, attraverso la somministrazione di questionari, hanno confermato la mia ipotesi iniziale: più i lavoratori sperimentano una passione armoniosa e più tendono a mettere in atto dei comportamenti creativi. Questo risultato può avere importanti implicazioni a livello organizzativo: per stimolare la creatività, ad esempio, si può favorire lo sviluppo di una passione armoniosa, aiutando le persone a vivere la sfera lavorativa nel modo migliore e facilitando l’integrazione del lavoro nella vita privata. L’ambiente lavorativo, quindi, dovrebbe permettere alle persone di soddisfare i propri bisogni di competenza, autonomia e relazione in modo da facilitare lo sviluppo di una motivazione intrinseca. Allo stesso modo è importante che i lavoratori si sentano apprezzati e presi in considerazione da colleghi e superiori, venendo valorizzati per le proprie capacità e competenze. In questo modo la creatività si svilupperebbe naturalmente e in modo spontaneo, senza venir imposta dall'alto. Considerare la creatività una conseguenza naturale della passione lavorativa, può dunque dimostrarsi una buona strategia per ottenere molti vantaggi che vanno ben oltre la semplice (ma fondamentale) creatività.

Bibliografia
Ryan, R. M., & Deci, E. J. (2000). Intrinsic and extrinsic motivations: classic definitions and new directions. Contemporary Educational Psychology, 25 (1), 54-67.

Vallerand, R. J., Mageau, G. A., Ratelle, C., Léonard, M., Blanchard, C., Koestner, R., Gagné, M., & Marsolais, J. (2003). Les passions de l’âme: on obsessive and harmonious passion. Journal of Personality and Social Psychology, 85 (4), 756-767.

Zhou, J., & George, J. M. (2003). Awakening employee creativity: the role of leader emotional intelligence.
The Leadership Quarterly, 14 (4), 545-568.

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