Esiste una qualche relazione tra passione lavorativa e creatività? Questa domanda è stata il punto di partenza della mia tesi di laurea. Mi sono infatti chiesta se le persone armonicamente appassionate al proprio lavoro, tendessero a mettere in atto dei comportamenti maggiormente creativi. A questo proposito è importante far rifermento alla distinzione tra passione armoniosa e ossessiva proposta da Vallerand:
- Passione armoniosa: le persone sono mosse da una motivazione intrinseca che le spinge a impegnarsi nell'attività. Questa viene considerata importante, significativa e parte di sé. Il lavoro risulta quindi in armonia con la vita della persona che riesce a trovare il giusto equilibrio tra quest’ultimo e le altre attività (famiglia, hobby, …).
- Passione ossessiva: la persona è mossa prevalentemente da una motivazione estrinseca, l’attività viene quindi svolta per ottenere dai vantaggi o riconoscimenti esterni. In questo caso il lavoro tende a occupare uno spazio eccessivo rispetto alle altre attività della vita, che vengono così trascurate. La persona si sente schiava e dipendente dal proprio lavoro.
Sulla
base di questa distinzione, e analizzando la letteratura presente, ho
ipotizzato che la passione armoniosa fosse positivamente correlata ai
comportamenti creativi messi in atto nel contesto lavorativo. In riferimento ad
alcuni studi già condotti, infatti, mi aspettavo che le persone armoniosamente
appassionate al proprio lavoro, grazie al maggiore coinvolgimento, attenzione,
impegno, adattamento e flessibilità, mettessero in atto dei comportamenti
maggiormente creativi.
Inoltre,
gli esiti positivi legati alla passione armoniosa dovrebbero spingere le
persone a sperimentare nuove strategie e modalità lavorative allontanandosi
dalle pratiche più consolidate.
I
risultati ottenuti, attraverso la somministrazione di questionari, hanno
confermato la mia ipotesi iniziale: più i lavoratori sperimentano una passione
armoniosa e più tendono a mettere in atto dei comportamenti creativi. Questo
risultato può avere importanti implicazioni a livello organizzativo: per
stimolare la creatività, ad esempio, si può favorire lo sviluppo di una passione
armoniosa, aiutando le persone a vivere la sfera lavorativa nel modo migliore e
facilitando l’integrazione del lavoro nella vita privata. L’ambiente
lavorativo, quindi, dovrebbe permettere alle persone di soddisfare i propri
bisogni di competenza, autonomia e relazione in modo da facilitare lo sviluppo
di una motivazione intrinseca. Allo stesso modo è importante che i lavoratori
si sentano apprezzati e presi in considerazione da colleghi e superiori,
venendo valorizzati per le proprie capacità e competenze. In questo modo la
creatività si svilupperebbe naturalmente e in modo spontaneo, senza venir
imposta dall'alto. Considerare la creatività una conseguenza naturale della
passione lavorativa, può dunque dimostrarsi una buona strategia per ottenere
molti vantaggi che vanno ben oltre la semplice (ma fondamentale) creatività.
Bibliografia
Ryan, R. M., & Deci, E. J. (2000). Intrinsic and extrinsic motivations: classic
definitions and new directions. Contemporary
Educational Psychology, 25 (1), 54-67.
Vallerand, R. J.,
Mageau, G. A., Ratelle, C., Léonard, M., Blanchard, C., Koestner, R., Gagné,
M., & Marsolais, J. (2003). Les passions de l’âme: on obsessive and
harmonious passion. Journal of
Personality and Social Psychology, 85 (4), 756-767.
Zhou, J., & George, J. M. (2003). Awakening employee creativity: the role of leader emotional intelligence. The Leadership Quarterly, 14 (4), 545-568.
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